INGHILTERRA - BORIS JOHNSON ANNUNCIA LA FINE DELLE RESTRIZIONI - DOVREMO IMPARARE A CONVIVERE CON IL COVID.


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Dopo una campagna vaccinale che lo ha visto al primo posto per percentuale di popolazione vaccinata, nelle ultime settimane il Regno Unito ha visto vanificare tutti i propri sforzi da parte di alcune delle tante varianti originate proprio in conseguenze delle campagne vaccinali stesse.
Il notevole aumento dei contagi, assommato ad oltre un'anno di inutili restrizioni, ha condotto il popolo inglese a unirsi, durante lo scorso 26 giugno, in una manifestazione di protesta di proporzioni storiche.

Migliaia e Migliaia di cittadini si sono riversati nelle strade e nelle piazze di Londra, paralizzando la città e manifestando con forza il proprio dissenso nei confronti della vaccinazione con i sieri sperimentali e delle tante e inutili limitazioni loro imposte per mesi.

La pressione di tale protesta è stata notevole e il 5 luglio 2021 il Primo Ministro Boris Johnson ha pubblicamente annunciato in diretta TV la fine delle restrizioni a decorrere dal prossimo 19 luglio, dichiarando che è giunto per gli inglesi il momento di ritornare a vivere in condizioni di normalità e imparare a convivere con il Covid.

Il passo compiuto dal governo britannico assume un rilievo di livello notevole anche in campo internazionale, considerato che anche in molti altri paesi, la manifesta inefficacia dei sieri sperimentali nel prevenire il contagio, unitamente all'esasperazione provocata nei rispettivi popoli a seguito di mesi e mesi di inutili limitazioni dei diritti fondamentali, ha provocato la crescita della sfiducia e del dissenso dei cittadini a livelli sempre meno gestibili.

Del resto già da tempo i produttori dei sieri sperimentali avevano scritto nei relativi bugiardini che tali prodotti avevano una buona efficacia nell'attenuare gli effetti del contagio, ma nessuna garanzia nel prevenire il contagio stesso.
Inoltre diversi scienziati di livello mondiale, oltre ad una sempre crescente parte di medici di ogni paese, aveva sconsigliato l'utilizzo di tali farmaci, specialmente in piena pandemia, suggerendo di investire maggiormente nelle terapie domiciliari precoci.

Per ragioni che devono ancora essere pubblicamente chiarite, tali medici e tali scienziati si erano venuti a scontrare con quei colleghi che invece, sostenevano il contrario asseverati da una campagna mediatica ingiustificatamente disinformativa e senza precedenti.

Al momento i fatti stanno dando ragione a quei scienziati e quei medici, che solo per avere predicato prudenza e somministrazione di cure manifestamente efficaci e prive di effetti collaterali, sono stati accusati senza valide ragioni di "negazionismo", disinformazione e scarsa professionalità.

Al popolo inglese invece va riconosciuta senza dubbi, la capacità di essersi dimostrato un popolo vero, unito e capace di lottare e vincere per la tutela dei propri diritti, delle proprie volontà, della propria libertà e della propria salute.
 
 
FONTI: 
   BBC
   The Guardian
 
 
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