GREEN PASS, PREGLIASCO AMMETTE: NON C'È DATO DI RIFERIMENTO ▷ MELUZZI: SEMBRA UNA PIÈCE TEATRALE


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Novità sul #GreenPass. Si fa strada l'ipotesi di prolungare il periodo di validità del pass vaccinale. A confermare tale possibilità l'igienista Fabrizio #Pregliasco in una intervista all'#Adnkronos. A sorprendere nelle parole del medico dell'Università di Milano l'ammissione del criterio non scientifico della decisione. Secondo Pregliasco la volontà di prorogare la scadenza del green pass da 9 a 12 mesi dovrebbe infatti basarsi su un "criterio meramente burocratico". Scientificamente, sottolinea l'igienista meneghino, non ci sarebbero dati standardizzati in grado di poter stabilire univocamente "un livello di anticorpi considerato protettivo". "Non c'è un dato di riferimento. Si sta studiando, mancano ancora articoli scientifici" ammette Pregliasco.

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Le dichiarazioni dell'igienista dell'Università di Milano confermerebbero la logica puramente politico-burocratico della validità tempistica del Green pass. Come ammette Pregliasco all'Adnkronos mancherebbero al momento dati effetti per poter valutare con sicurezza le tempistiche dell'eventuale copertura del vaccino: "Il dato effettivo lo avremo a un annetto dai primi vaccinati e dai trial clinici, altrimenti è un modello matematico ma non è l'oggettività e l'efficacia sul campo, perché non c'è solo da misurare la quantità di anticorpi ma vedere anche la probabilità di come ti ammali".

Capito dunque? Non si parla tanto di medicina: la questione è burocratica. Se esiste una logica o una psicologia che spieghi la legittimazione di massa di queste controverse regolamentazioni con il solo retrogusto di scienza, vale la pena chiederlo al Prof. Alessandro #Meluzzi.