Nuova arma RUSSA in grado di generare uno Tsunami radiativo di 500 metri (POSEIDON)


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Putin svela il siluro nucleare Poseidon.

Noi vediamo ed analizziamo ciò che la Russia vuole mostrarci. Il siluro Poseidon potrebbe essere stato lanciato dal sottomarino B-90 Sarov.

Il canale televisivo Rossiya 24 ha ottenuto dal Ministero della Difesa le prime immagini dei test in mare del siluro a propulsione nucleare Poseidon sviluppato dalla Russia.

La clip di 28 secondi andata in onda sul canale televisivo Rossiya 24 consta di cinque brevissime sequenze. Nella prima il Poseidon riposto nel suo contenitore è sollevato da una grù. Nella seconda sequenza, alcuni sommergibilisti si dirigono verso le postazioni di combattimento a bordo di un sottomarino russo. Nella terza sequenza si vede un sottomarino in navigazione in acque particolarmente agitate. Nella quarta sequenza una sala di controllo con schermi ed informazioni accuratamente oscurate. Nella quinta e brevissima sequenza del video, infine, il Poseidon è lanciato dal sottomarino.

Lo scorso primo marzo, durante l'annuale discorso alle Camere riunite dell'Assembla Federale, il Presidente Vladimir Putin ha ufficialmente confermato l'esistenza del “drone sottomarino ad alta velocità progettato per colpire sia le portaerei che le strutture costiere in grado di trasportare una testata nucleare”. “Per profondità operativa e velocità è immune all'intercettazione nemica”. Putin ha aggiunto che le prove sul reattore nucleare per alimentare il nuovo drone sono state completate lo scorso autunno. Il Poseidon è quindi un siluro radioattivo guidato da intelligenza artificiale armato con una testata nucleare di classe Megaton.

Il Poseidon è considerata una reliquia della Guerra Fredda: è stato progettato come sistema missilistico automatico di rappresaglia da piattaforme sottomarine senza equipaggio. Il sistema d’arma è uno dei veicoli subacquei senza equipaggio sviluppati dalla Russia nel programma di sviluppo degli НПА. Un’arma nucleare strategica in grado di contaminare i target economici delle coste nemiche come le aree di pesca ed i giacimenti di petrolio offshore.

Costruito dal Rubin Design Bureau, il drone dovrebbe avere un’autonomia di diecimila km. Il Poseidon dovrebbe avere un diametro di 1,6 metri, una lunghezza di 24 e sarebbe in grado raggiungere una profondità operativa di mille metri. E’ alimentato da un piccolo reattore nucleare raffreddato a metallo liquido da otto Megawatt che gli consentirebbe di raggiungere una velocità di crociera di 55 km/h. Interessante il dato sulla velocità. Secondo i siti russi il Poseidon potrebbe accelerare fino a raggiungere una velocità di 185 km/h. Se tali dati fossero corretti, il sistema russo sarebbe certamente in grado di bypassare qualsiasi sistema di difesa della Nato esistente. Il siluro Mark-48, principale sistema offensivo della US Navy, ha una portata massima di 55 km ed una profondità operativa di 800 metri. Ciò significa che se il Poseidon operasse in prossimità della sua profondità massima (mille metri) alla velocità di 185 km/h, l'arma primaria della Marina Usa non potrebbe raggiungerla e distruggerla.

“La velocità massima del dispositivo gli consente di fuggire da qualsiasi siluro nemico esistente. Il drone opera in modo indipendente per velocità e manovra”.

“È una testata da 100 Mt con una sezione di cobalto per la massima contaminazione radioattiva di un vasto territorio”.

Lo strato di cobalto-59 alla detonazione si trasmuterebbe in cobalto-60 altamente radioattivo.

Il Poseidon potrebbe essere utilizzato per provocare particolari effetti fisici e geologici se venisse scagliato contro la costa occidentale degli Stati Uniti.

In base alle informazioni ufficiali del Ministero della Difesa russo sappiamo che il Poseidon “è stato progettato per provocare danni inaccettabili, contaminando vaste zone costiere nemiche rendendole completamente senza vita per lunghi periodi di tempo”. Non si parla di tsunami. Numerosi siti specializati russi riportano che l’arma può essere diretta anche contro basi navali e gruppi di battaglia delle portaerei, ma lo scopo primario del sistema d'arma resta l’attacco nucleare contro le infrastrutture costiere del nemico.