24 - 🎆CREAZIONE🆚EVOLUZIONE🐵 - reedit.

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L'EVOLUZIONISMO come GNOSTICISMO ed ELIOCENTRISMO non sono altro che "scienza patologica", ad iniziare da Darwin, passando da Einstein per finire con Biglino.

La scienza patologica, così definita, è un processo psicologico con il quale uno scienziato, che accetta a monte il metodo scientifico, inconsciamente si distacca dal metodo e mette in moto un processo patologico di interpretazione dei dati secondo i propri "desideri" !

Cosa accade quando la teoria evoluzionista viene sottoporta ad una analisi logica razionale ? Quali sono le risposte dei professori universitari che la insegnano? Questo e molto altro in questo bellissimo documentario relizzato dal ministero Living Waters e tradotto in italiano da Light Channel Italia.

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Malgrado la mancanza di fossili delle forme di transizione, così importanti per la teoria dell'evoluzione, libri, riviste e qualche libro di testo fanno ancora riferimento a delle "forme transitorie."

Molte di queste – gli Archeopitecidi o Lucy, per esempio – sono diventate gli emblemi per la teoria dell'evoluzione.
Alle volte si vedono dei titoli di testa in giornali e riviste che annunciano "L'Anello Mancante è stato trovato."
Questi articoli affermano che qualche fossile appena scoperto rappresenta la forma di transizione che gli evoluzionisti hanno cercato di trovare in tutti questi anni. Ebbene se è così, allora cosa sono questi fossili di transizione?

La teoria dell'evoluzione, entusiasticamente accettata, malgrado la sua debolezza scientifica, da chi non voleva riconoscere l'evento della Creazione, dominò in breve tempo il mondo della scienza. Dalle riviste scientifiche fino ai libri di testo scolastici, la teoria dell'evoluzione fu raffigurata come se fosse stata provata scientificamente, e come se fosse l'unica spiegazione valida dell'origine della vita.
Quegli scienziati che fecero notare gli errori e le illogicità insite nella teoria furono o messi a tacere con minacce alla loro carriera, oppure accusati di essere dogmatici o antiscientifici. I fautori delle ideologie materialiste hanno imposto per 150 anni la teoria dell'evoluzione su interi sistemi pedagogici e sulla comune cultura, malgrado non avessero alcuna prova a sostegno di tale teoria, ed impiegando solo metodi propagandistici.
Dalla seconda metà del ventesimo secolo in poi, però, diventò sempre più problematica la posizione privilegiata goduta dalla teoria dell'evoluzione nella comunità scientifica. Studi ed esperimenti condotti in una rilevante quantità di discipline scientifiche, dalla paleontologia alla biologia, e dalla anatomia alla genetica, portarono a risultanze che confutavano tale teoria. Trovatisi a dover fronteggiare queste nuove risultanze scientifiche, gli evoluzionisti furono costretti, con la loro teoria, a porsi sulla difensiva.
Per l'inizio del ventunesimo secolo, la teoria dell'evoluzione era diventata il soggetto di estesi dibattiti in tutto il mondo. Aveva perso in gran parte il prestigio di cui godeva in precedenza, ed in molti ambienti se ne aspettava il completo collasso a breve.
Le riviste scientifiche più rinomate al mondo, come Nature, New Scientist, Science and Scientific American cominciarono ad inserire spesso, nel contenuto dei loro articoli, dei seri dubbi sulla teoria dell' evoluzione.
Ma cosa erano, allora, queste risultanze che avevano portato all'improvviso indebolimento della teoria dell'evoluzione? Possono essere raggruppate in tre categorie di base:
Sempre più spesso, i biologi si sono resi conto che gli organismi viventi consistono in strutture estremamente complesse. È stato dimostrato che le proteine, il DNA e le cellule, sono tutte di una irriducibile complessità, e che non possono aver avuto origine per caso, come la teoria dell' evoluzione ha invece sostenuto originalmente. E questa impossibilità è stata anche dimostrata matematicamente.
È ormai accettato da tutti che la selezione naturale e la mutazione, da tanto tempo proposte come i congegni dell' evoluzione, non hanno il potere di far evolvere le specie viventi. La selezione naturale può estromettere individui deboli o malati, ma non porta alcuna nuova informazione genetica agli organismi viventi, e la mutazione può solo danneggiare la già esistente informazione genetica.
Le forme di vita transitorie, che gli evoluzionisti si aspettavano di trovare nella documentazione sui fossili – e che potevano essere considerate come prova che le specie si fossero evolute una dall'altra – non sono state trovate. I fossili comparvero d'un tratto, e con tutte le loro complete e particolari sembianze, e la documentazione sui fossili dimostra che nessuna specie si è evoluta grazie ad un processo di cambiamento graduale che abbia poi portato alla sua definitiva scomparsa.