QUANDO PROIETTI MISE IN RIDICOLO IL POTERE IN PRIMA SERATA â–· L'ILLUMINANTE POESIA SUL DISSENSO

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Il desiderio mai sopito del potere è da sempre il consenso assoluto. Alle origini dell’autorità politica si scorge nelle sue pieghe il sogno dell’assolutismo. Il percorso democratico si è posto storicamente come cammino di graduale resistenza alla spinta monocratica. La libertà individuale e il libero arbitrio nascono come forme di opposizione all’unicità, al potere che non conosce limiti in quanto naturalmente fondato sul “monopolio della violenza”.

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Nell’anno dei 150 anni dalla nascita di #Trilussa, la poesia del poeta romano diviene il simbolo dell’irriverenza contro potenti e politicanti. Le sue parole che si muovono sul ritmo caustico del dialetto romano non perdono ancora oggi la propria forza. Partendo dal suo tempo e arrivando ad oggi, la poesia di Trilussa non smarrisce la potenza delle sue sferzate contro il potere e del suo atavico desiderio del consenso assoluto. Apparentemente scritta ai nostri giorni, la poesia “Però” letta nel 2005 dalla voce di #GigiProietti, irride un potere dalla volontà assoluta e sempre uguale a se stesso seppure apparentemente incarnato nelle nuove forme della contemporaneità. Trilussa diviene allora manifesto di un’ironia mai doma ai diktat dei potenti.

Fabio #Duranti e Alessandro #Meluzzi presentano ad "Un giorno speciale" l'interpretazione di Gigi Proietti della poesia "Però" di Trilussa